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PSL Sibilla – Misura 19.2.7.2 - Operazione A) Riuso e riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali.

La finalità
Il Comune di Serrapetrona ha promosso la messa in sicurezza e l’abbattimento delle barrire architettoniche di via Giacomo Leopardi, principale arteria viaria del paese. L'intervento si colloca all'interno della progettazione relativa alla Misura 19.2.7.2.

La storia e i valori
Originariamente Castello del feudatario Petrone posto a serrare un valico strategico tra le valli del Chienti e del Potenza, Serrapetrona fu aggregata come libero comune al distretto di Camerino dal pontefice nel 1240. La vita politica e sociale dei suoi abitanti fu regolata dagli statuti, dei quali esiste ancora oggi una raccolta datata 1473. Sotto il dominio del Comune di Camerino, e, più tardi, con la signoria dei Da Varano, le magistrature di Serrapetrona, pur conservando le vecchie denominazioni, subirono riduzioni di potere. Passarono definitivamente alle dirette dipendenze della sede apostolica nel 1861. La storia di Serrapetrona si lega indissolubilmente anche alla secolare produzione della Vernaccia, vitigno autoctono a bacca rossa da cui sin dal Medio Evo si ricava un vino spumante che è uno dei più accreditati prodotti di questi terreni impervi. La Vernaccia di Serrapetrona, prima D.O.C.G. regionale, è divenuta fiore all’occhiello della produzione dei viticoltori della zona e vanto della tradizione vinicola marchigiana e italiana.

Il Piano finanziario del progetto
Spesa rendicontata                                                 € 123.738,93
Importo a carico del Comune                                €   31.906,58
Importo contributo PSL GAL Sibilla                      €   91.832,35

Gli interventi realizzati
Il nuovo marciapiede ha una larghezza di 1.50 metri e ha uno sviluppo estende per una lunghezza di circa 60 metri. Per la sua realizzazione si preceduto alla rimozione del muro che fungeva da parapetto, previo taglio della finitura stradale e scarifica fino una profondità di circa 90 cm. Successivamente si è gettato un cordolo di fondazione tra il muro esistente in roccia e la carreggiata stradale, sul quale sono stati ancorati dei profilati in ferro che costituiscono la struttura portante del nuovo marciapiede, completamente a sbalzo. Al fine di delimitare la sede stradale si è posto in opera un cordolo su sottofondo in calcestruzzo e opportunamente svasato nei punti di accesso. Il nuovo marciapiede è delimitato a valle da una ringhiera in acciaio analoga a quella già presente in più punti del paese. La pavimentazione è in grigliato zincato.

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