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L'entroterra marchigiano fa squadra per affrontare le future sfide del turismo ed essere più competitivo sul mercato

ANCONA E REGIONE - Il 5 febbraio presso la sede di Copagri - Confederazione produttori agricoli, in Ancona, il coordinamento regionale dei Gal delle Marche - Gruppi di azione locale ha incontrato la Rete del Turismo Rurale delle Marche, composta dai consorzi e le associazioni turistiche dell'area appenninica e rurale, che di recente, sulla base diun protocollo d'intesa, si è costituita per coordinare gli sforzi legati allo sviluppo turistico dell’entroterra.

Per il coordinamento dei Gal erano presenti Riccardo Maderloni, coordinatore regionale e presidente del Gal Colli Esini San Vicino, Bruno Capanna, presidente del Gal Montefeltro sviluppo, Michela Borri, presidente del Gal Fermano, Rocco Corrado direttore del Gal Fermano, Stefano Giustozzi, direttore del Gal Sibilla, Dany Luzi, direttore del Gal Flaminia Cesano, Marina Valentini, direttrice del Gal Piceno, e Domenico Gentili, presidente del Gal Piceno.

Per i consorzi e le associazioni turistiche c'erano: Luca Marcelli, dell'associazione Marche Experience - Terre del Piceno, promotore del protocollo d'intesa e coordinatore della rete, Lorenzo Pascali, direttore del Consorzio turistico Esino Frasassi e progettista della rete, oltre a Francesco Ferranti e Sante Basili dell'associazione Alto Nera, Loredana Miconi di Noi Marche, Michele Oradei del Consorzio Terre del Catria, Laura Sabatini e Francesco Mistura del Consorzio  turistico Urbino e il Montefeltro, Ombretta Massitti dell'associazione Marca Fermana.

Il confronto, primo nel suo genere, è servito a promuovere l'approccio “bottom up” nella definizione di strategie di sviluppo locale relative al turismo rurale, partendo dalle istanze delle imprese turistiche. In particolare, l’incontro ha registrato un'identità di vedute sull’importanza che anche le aree rurali, montane ed alto e medio appenniniche
delle Marche si sviluppino come destinazione turistica, a completamento dell'offerta del turismo balneare.

La Rete del Turismo Rurale delle Marche può contare oggi su una presenza diffusa di strutture di accoglienza alberghiere ed extra-alberghiere, appartenenti ad aree che garantiscono una vacanza basata sulla fruizione di numerose emergenze storiche, culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche. In molti casi, si tratta di strutture pubbliche (musei, teatri, enoteche, centri di degustazione) e private realizzate o restaurate con l’utilizzo delle risorse degli ultimi Psr - Programmi di sviluppo rurale regionale, oggi conosciute e apprezzate da turisti nazionali ed esteri.

Nel precedente Psr regionale i sei Gal delle Marche e l’Assessorato regionale al Turismo hanno sperimentato una fattiva e concreta collaborazione con il progetto di cooperazione denominato ‘Brand Marche’. Nel nuovo Psr 2014-2020, questa esperienza può essere ripresa e rafforzata puntando su una strategia di promozione del Turismo Rurale, chiamando a cooperare anche altri soggetti, a partire proprio dai firmatari della Rete Turistica Rurale delle Marche, i veri rappresentanti delle imprese.


Al termine dell’incontro si è deciso di dare vita a un tavolo di lavoro permanente tra i Gal e la Rete, per la definizione di un protocollo d'intesa che fissi i capisaldi della futura e reciproca collaborazione.

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