PSL Sibilla – Misura 19.2.7.2 - Operazione A) Investimenti destinati a favorire il riuso e la riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali, bando attuato non in PIL
La finalità
Il Comune di Fiastra ha partecipato all’assegnazione dei contributi previsti nel Bando emanato dal Gal Sibilla nell’ambito del PSR Marche 2014-2020, Misura 19.2.7.2 - operazione A, destinati a favorire il riuso e la riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali, per realizzare un intervento di rigenerazione funzionale ed estetica del sistema degli slarghi e dei fontanili della frazione Podalla.
La storia
Il nome di Podalla, villaggio sulla destra del Fiastrone, alto sul colle che si specchia sul lago di Fiastra, che deriva da Podium Halle, ci rimanda all'alto Medioevo, quando il borgo era popolato da un primo nucleo di abitatori longobardi. Il modesto abitato apparteneva, infatti, all’esteso dominio dei Mainardi, esteso su ampie zone delle Marche e Umbria. Successivamente, come il resto delle alte valli del Fiastrone e del Fiastra, passò ai Varano, signori di Camerino, per essere infine incluso nel dominio della Santa Sede a partire dal 1545. Durante l'occupazione napoleonica Fiastra fu comunità autonoma, ma Podalla era al tempo ancora inclusa nella giurisdizione di Acquacanina; solo nel 1820 divenne frazione di Fiastra.
Il Piano finanziario del progetto
Spesa rendicontata € 120.275,18
Importo a carico del Comune € 27.754,61
Importo contributo PSL GAL Sibilla € 92.520,57
Gli interventi progettuali
Il progetto dei lavori ha avuto come obiettivo generale il recupero dei muri che delimitano la strada senza alterarne l’aspetto estetico, che costituisce uno dei tratti caratteristici del piccolo borgo. Tutti gli slarghi, le cui caratteristiche generali sono ugualmente state conservate, sono stati accuratamente riqualificati con materiali di recupero. SI è avuta poi cura di renderli accessibili e fruibili da utenti diversamente abili mediante scivoli di accesso e con l’installazione di totem informativi per ipovedenti. Le vecchie vasche presenti negli slarghi sono state conservate, per quanto possibile, nelle caratteristiche originarie; in alcuni casi, laddove non erano in condizioni di essere recuperate, cono state completamente ricostruite in forme che evocano le antiche strutture. Infine la recinzione in rete metallica posta sul tratto di percorso a margine dell’edificato è stata sostituita con una in legno, operando anche una manutenzione del piano strada, in modo da renderlo percorribile agevolmente a piedi o in bicicletta.
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